Cancro al rene metastatico: Tivozanib migliora la sopravvivenza libera da progressione in misura maggiore rispetto a Sorafenib


La sperimentazione di fase 3 TIVA-3 ha coinvolto 350 pazienti ( età mediana di 63 anni ) con carcinoma a cellule renali ( RCC ) metastatico, refrattario, randomizzati a ricevere Tivozanib [ Fotivda ] ( n=175 ) oppure Sorafenib [ Nexavar ] ( n=175 ).

Il follow-up mediano è stato di 19,0 mesi.

La sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) mediana era significativamente maggiore con Tivozanib ( 5,6 vs. 3,9 mesi; hazard ratio, HR: 0,73; P=0,016 ) rispetto a Sorafenib.

Il beneficio in termini di sopravvivenza PFS è stato mantenuto in un sottogruppo di pazienti trattati in precedenza con inibitori del checkpoint immunitario ( 7,3 vs. 5,1 mesi; HR: 0,55; P=0,028 ).

La sopravvivenza PFS non è risultata significativamente diversa nei pazienti a rischio sfavorevole ( HR: 1,15; IC 95%: 1,8–3,5 ).

Nel gruppo trattato con Tivozanib rispetto a quello trattato con Sorafenib, l’evento avverso correlato al trattamento di grado 3–4 più comune era l’ipertensione ( 20% vs. 14% ); il tasso di eventi avversi gravi correlati al trattamento era dell’11% contro il 10%.

Non sono stati riportati decessi correlati al trattamento.

In conclusione, Tivozanib ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione ed ha evidenziato un profilo di sicurezza favorevole rispetto a Sorafenib come terapia di terza o quarta linea di pazienti con carcinoma a cellule renali, metastatico, refrattario. ( Xagena_2019 )

Fonte: Lancet Oncology, 2019

Xagena_Medicina_2019